Gli strumenti derivati negli enti locali italiani

Mario Lanza

Abstract


Recenti eventi hanno attirato l'attenzione dell'opinione pubblica su un comparto tra i più complessi ed innovativi del mercato finanziario, quello dei contratti derivati, in particolare sull'utilizzo degli stessi da parte degli enti locali.

Le politiche di contenimento della spesa attuate negli ultimi anni a livello centrale hanno determinato tensioni di liquidità a carico degli enti.

In tale contesto si è affermata una disciplina del credito agli enti locali caratterizzata dall'obiettivo di consentire più ampi margini alle iniziative autonome di finanziamento regionali e locali, rendendo più agevole l'accesso al mercato dei capitali finanziari, operazioni come emissioni obbligazionarie in una prima fase e più recentemente operazioni sui derivati (swap principalmente) e cartolarizzazioni sono sempre più diffuse.

L'obiettivo principale di questo paper è quello di evidenziare gli effetti potenzialmente pericolosi per le finanze degli enti territoriali che si servono di strumenti derivati, in particolare, l'opacità dei meccanismi contrattuali, la scarsa informazione, le diverse finalità che hanno indotto gli amministratori a sottoscrivere tale tipologia di contratto, le potenziali difficoltà che gli operatori dovranno affrontare nei prossimi anni e le possibili soluzioni ad un problema che in futuro assumerà dimensioni smisurate.

Attraverso l'elaborazione dei dati forniti direttamente dalla Corte dei Conti si è proceduto alla analisi dell'attuale situazione degli enti locali italiani, in particolare si è andati ad esaminare la situazione dei comuni e delle provincie italiane e in particolare il Comune di Pozzuoli mettendo in evidenza i risultati conseguiti.

L'indagine ha dimostrato che, a fronte di bad practices, quali si sono dimostrate in gran parte dei casi i derivati, forse complice anche la crisi in atto sui mercati finanziari, la finanza innovativa ha prodotto tipologie di strumenti, che hanno dato un forte contributo allo sviluppo e alla crescita di competitività a livello locale.

Il passo successivo di questa ricerca è lo sviluppo di un approccio che eviti in futuro un improprio utilizzo degli stessi e che consenta agli enti locali di sfruttare i benefici che possono conseguire da una attenta applicazione del financial risk management.





ISSN: 1971-5293

ISSNe: 2283-3374

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